Apertura spiagge, Garavaglia fiducioso sul mese di maggio

In un’intervista rilasciata in esclusiva a La Stampa, il ministro del Turismo Massimo Garavaglia ha speso una battuta sulla possibile data per l’apertura delle spiagge la prossima estate, augurandosi che si segua lo stesso percorso dell’anno precedente.

“Sarei più contento se le spiagge, come l’anno scorso, aprissero a metà maggio”, ha confidato il ministro al quotidiano piemontese, chiarendo le parole pronunciate durante una delle ultime puntate di Omnibus.

Come alcuni ricorderanno, Garavaglia citò il 2 giugno come possibile data per la riapertura del nostro Paese. L’intervento nella trasmissione di La7 contribuì però a sollevare più di una polemica sui social. I più critici nei confronti del ministro, ad esempio, definirono il giorno del 2 giugno come troppo distante per la riapertura, soprattutto per chi ha bisogno di programmare il ritorno all’attività con almeno un mese di anticipo.

Nel corso della chiacchierata con La Stampa, Massimo Garavaglia ha invece specificato come con il 2 giugno intendesse che “entro la festa della Repubblica dovrà essere aperto tutto o quasi”, e non che dal 2 giugno si debba pensare a una graduale riapertura.

È proprio in riferimento a questo che l’esponente del governo Draghi ha citato come esempio la riapertura delle spiagge per l’estate 2021 già a maggio, sulla falsariga di quanto accaduto l’anno passato, quando l’Italia era uscita da poche settimane dal primo lockdown nazionale.

Su quanto sia importante il concetto di programmazione, il ministro del Turismo italiano ha spiegato: “Da tempo diciamo che dobbiamo programmare. Sappiamo che, finché i numeri non lo consentono, bisogna essere molto prudenti. Ciò non vuol dire che non si deve programmare”.

L’intervista a La Stampa è servita anche per parlare del passaporto sanitario europeo. Nello specifico, Massimo Garaviglia intende anticipare il pass dell’Unione europea, così da promuovere una ripresa più rapida dell’industria turistica italiana. Il ministro però è anche consapevole che molto dipenderà dall’andamento della campagna di vaccinazione in Italia, con l’obiettivo delle 500 mila somministrazioni al giorno che appare ancora lontano.

Intanto, arrivano notizie positive sul fronte dei contagi: nel corso dell’ultima settimana il numero di contagi è in calo del 25% rispetto alla settimana precedente, con 35 mila casi in meno. Al contrario, è in aumento il numero dei decessi.


Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *