Ormai il concetto di smart working in vacanza si si sta facendo largo e sono sempre di più le località che permettono di passare un periodo più o meno lungo in un dato paese e lavorare da remoto in una bella meta.
Lo smart working etico a Courmayeur
Di recente alcuni paesi come Grecia, Croazia, Madeira e le isole Cayman, avevano lanciato dei progetti per attrarre nomadi digitali che possono restare fino a un anno in uno dei paesi scelti per lavorare da remoto. Anche in alcune destinazioni di montagna sono attive le stesse opportunità. Chi ama la montagna sa quanto sia benefico passeggiare tra la natura, godere di immensi paesaggi e fare escursioni tra sentieri, boschi, vette e rifugi per rigenerare corpo e mente.
A Courmayeur, ad esempio, è stato lanciato il progetto Smart Working Etico, un progetto pensato per i lavoratori che vogliono passare un certo periodo in questa località per vivere la montagna e lavorare allo stesso tempo. Gli interessati possono soggiornare per alcune settimane negli hotel aderenti e sfruttare tutti i servizi offerti dalla cittadina ai piedi del monte Bianco.
Alcuni hotel offrono l’opportunità di soggiornare e avere a disposizione di mini uffici di lusso con vista panoramica e wi fi e la possibilità di usufruire di cene e pranzo in camera.
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Lavoro da remoto sulle Dolomiti
Anche Cortina D’Ampezzo, con il progetto Smart Working Holiday, consente ai viaggiatori che vogliono abbinare vacanza e lavoro di vivere un’esperienza simile. Gli hotel saranno attrezzati con Wifi, scrivanie per lavorare e alcune attività outdoor per gli smart worker.
In Alta Badia, in Alto Adige, alcune postazioni di lavoro sono state inserite nell’area Moviment, dei veri e propri parchi a 2mila metri di altezza raggiungibili con le funivie. Ogni postazione sarà dotata di scrivania e Usb alimentato a pannello solare. Sarà quindi possibile lavorare a 2mila metri nello stesso tempo godere di panorami mozzafiato.
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