“Vacanze Spa” è il nome del piano presentato durante l’ultima audizione parlamentare dal ministro Massimo Garavaglia. L’obiettivo è il rilancio del turismo italiano già dall’estate 2021, una volta terminato il lockdown a Pasqua.
L’iniziativa si articola in otto punti, alla cui base c’è il gioco di squadra tra governo, regioni e comuni per la promozione del brand Italia. Non mancano poi nemmeno il passaporto sanitario e la rivoluzione digitale, altri due fattori chiave per consentire al settore che da so solo vale il 13% del Pil di ripartire senza fermarsi più.
L’organizzazione è il primo punto citato dal ministro del turismo, il quale ha assicurato che la nuova struttura del ministero lavorerà per “distribuire nel modo più equo e veloce possibile” le risorse disponibili.
Allestita la squadra di lavoro, si è passati poi al coordinamento. Da qui la riattivazione del Comitato permanente per la promozione del turismo, il cui compito sarà quello di “fungere come organo di rappresentanza collettivo”.
Il terzo punto elencato da Garavaglia ha per oggetto la sicurezza. Secondo quanto riferito dal ministro, la riapertura sarebbe possibile anche ora grazie ai protocolli attuali. Inoltre, soffermandosi sul passaporto sanitario, ha spiegato che la discussione “è in mano alla presidenza del Consiglio”, e che si attendono novità importanti da Bruxelles entro la fine di marzo.
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Un altro elemento importante di cui si è discusso sono gli aiuti economici per aiutare il settore ad uscire dalla crisi. A tal proposito sono stati citati i 230 milioni per agenzie e tour operator, oltre al tesoretto di oltre 1,5 miliardi del bonus vacanze istituito lo scorso anno. Non solo però, perché c’è anche l’idea di estendere il superbonus al 100% alle strutture ricettive.
Durante l’audizione parlamentare Massimo Garavaglia ha citato poi il brand Italia, sottolineando come si debba fare meglio dal punto di vista della promozione turistica. Nei prossimi mesi, ad esempio, si punterà sugli eventi internazionali come il Giubileo (2025) e le Olimpiadi invernali (2026).
Il rilancio del brand Italia dovrà passare per un’autentica rivoluzione digitale, attraverso cui si intende digitalizzare l’intera filiera. L’obiettivo finale è di creare “un ecosistema digitale destinato a fare da aggregatore a tutte le offerte, anche quelle territoriali e dei privati”.
Il settimo e penultimo punto consiste nel superamento della frammentazione. Per raggiungere l’obiettivo, il neo ministro del Turismo ha ribadito la volontà di migliorare il rapporto con le regioni e i comuni.
Infine i ristori. Il piano di Garavaglia prevede la distribuzione dei nuovi aiuti economici a tutti, facendo un passo in avanti rispetto alle “logiche dei codici Ateco”, assicurando che “non saranno solo interventi sul debito, ma anche di rafforzamento patrimoniale delle nostre aziende”.
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