Dubai non smette di stupire, dopo il Burj Khalifa (l’edificio più alto del mondo), il Palm Jumeirah (l’isola artificiale a forma di palma) e l’Al Mahara (un ristorante sott’acqua). Alla lista delle meraviglie contemporanee si aggiungono ora i laghi di Al Qudra, conosciuti anche con l’appellativo di laghi dell’amore (“Love Lake Dubai”) per via della loro particolare forma a cuore.
Da Dubai distano all’incirca trenta minuti d’auto, e si trovano in pieno deserto. Qualcosa non vi torna? Sì, anche loro sono artificiali, mentre sono veri gli oltre 16.000 alberi che li circondano.
Devono la loro popolarità per il fatto che sono visibili addirittura dallo spazio, da dove la vista deve essere di certo incredibile. Chissà che in futuro gli inquilini del primo hotel nello spazio non possano condividere su Instagram uno scatto da togliere il fiato.
C’è però anche un’altra ragione per cui i laghi a forma di cuore di Dubai sono così popolari tra i visitatori stranieri. Nel corso degli anni, infatti, l’area attorno ai due specchi d’acqua artificiali è diventata un habitat naturale per diversi esemplari di fauna selvatica, nonché un’area gettonatissima tra gli amanti della fauna selvatica.
Sempre qui hanno trovato il proprio habitat alcuni uccelli locali che sono inclusi nella lista delle specie a rischio estinzione, tra cui appunto l’ubara asiatico e l’aquila della steppa.
Non mancano nemmeno la volpe del deserto, l’orice, fenicotteri, cigni, anatre e oche. Insomma, chi sceglie di venire a Dubai, magari non in vacanza una o due settimane, ma per lavorare da remoto svariati mesi, può aggiungere già da ora il Love Lake Dubai alla lista delle cose da vedere assolutamente.
La costruzione dei due laghi a forma di cuore risale al 2018, ma è soltanto di recente che se n’è cominciato a parlare. Tutto merito, guarda un po’, del principe ereditario Hamdan bin Mohammed bin Rashid Al Maktoum, che sul suo profilo Instagram ha condiviso una foto dall’alto dei laghi dell’amore.
I suoi undici milioni di follower hanno poi fatto il resto.
Foto in copertina: @eletrico_ae
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