Ormai vacanza e lavoro sembrano andare di pari passo e lo sanno gli smart workers che da quando possono lavorare da casa, non di rado, decidono di unire l’utile al dilettevole. Molti paesi, soprattutto con l’intento di conquistare i turisti e far riprendere l’economia locale, stanno puntando ai nomadi digitali, coloro che possono lavorare in ogni luogo, senza una fissa dimora ma solo una connessione ad internet.
Il progetto della Croazia per nomadi digitali
Un tempo sembrava una scelta abbastanza bizzarra mentre ora i nomadi digitali, persone che scelgono di girare il mondo per qualche mese e lavorare da remoto sono in netto aumento. Alcuni paesi hanno capito l’attrattiva di quello che può diventare un vero business. Attrarre nomadi digitali nel proprio paese offrire in cambio dei vantaggi per far ripartire l’economia. Ne sanno qualcosa le Seychelles, le Barbados, l’Islanda e tanti altri paesi.
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Non in ultimo la Croazia che vuole diventare il regno dei nomadi digitali, grazie ad una campagna lanciata dall’Ente per il Turismo, “Croazia il tuo nuovo ufficio”. L’intenzione della Croazia è attirare nomadi digitali interessati a passare un lungo periodo in una delle località o città croate, fino ad un anno. In questo modo chi vuole può trasferirsi in Croazia per un periodo massimo di dodici mesi e lavorare in smart working. Il progetto viene illustrato e spiegato sul sito your new office! Dove gli interessati possono trovare tutte le informazioni del caso e iscriversi.
Lavorare in vacanza, non solo una moda
Il caso della Croazia, insomma, sembra rappresentare solo l’ultima punta dell’iceberg di un nuovo modo di vivere, che in questo momento si lega anche alla ripresa turistica dei singoli paesi. Attrarre smart workers, infatti, significa da un lato promuovere una certa destinazione turistica in cambio di alcuni vantaggi, e nello stesso tempo trovare persone che vivono, spendono e passano il loro tempo in un dato paese con tutti i benefici che ne seguono.
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